Palazzo Ducale di Mantova
Lombardia, Italy
Telefono: +39 0376-224832
Sito web: https://www.mantovaducale.beniculturali.it/

Il Palazzo Ducale di Mantova è un complesso architettonico monumentale ed un museo, nel cuore nella città lombarda, celebre per il suo ciclo di affreschi di Andrea Mantegna.
Sopra: Palazzo Ducale di Mantova, Palazzo del Capitano, facciata su Piazza Sordello; foto: Jim Forest (CC BY-NC-ND 2.0).
Storia
Il Palazzo è detto ducale perché fu la residenza ufficiale del casato dei Gonzaga, prima marchesi e poi duchi di Mantova, che ressero la città dal 1328 al 1707. Le strutture più antiche oggi parte del complesso, quelle che si affacciano su Piazza Sordello, furono costruite tra il tredicesimo ed il quattordicesimo secolo dalla famiglia Bonacolsi, che dominò Mantova prima di essere spodestata dai Gonzaga nel 1328.
Tra il 1395 e il 1406, un’imponente fortezza, il Castello di San Giorgio, fu edificata vicino al lungolago cittadino. Il castello venne progettato dall’ingegnere militare Bartolino da Novara come una struttura difensiva a protezione del cuore della città, ed in seguito trasformato nella residenza principale della famiglia Gonzaga.
Per tutto il Medioevo ed il primo Rinascimento, il palazzo era costituito da vari corpi di fabbrica tra loro indipendenti e fisicamente separati.
Nel 1556, Guglielmo Gonzaga prese la decisione di fondere i vari copri di fabbrica in un singolo e grandioso complesso architettonico esteso su una superficie di circa 34.000 metri quadrati.
A tale scopo, nella seconda metà del sedicesimo secolo vennero realizzati cortili, giardini, passaggi, portici e nuovi edifici in stile tardo-Rinascimentale su progetto di alcuni dei principali architetti ed artisti dell’epoca tra cui Giulio Romano, Giovan Battista Bertani e Antonio Maria Viani.
Dopo la caduta del ducato nel 1707, Mantova divenne possedimento della Casa d’Asburgo ed in seguito parte dell’impero Austriaco. Sotto la dominazione austriaca, il Palazzo Ducale venne ristrutturato e le sue collezioni d’arte disperse e grandemente impoverite.
Nella seconda metà dell’Ottocento, in seguito alla nascita del Regno d’Italia, il palazzo è diventato un monumento di proprietà statale e museo aperto al pubblico.
Andrea Mantegna, l’oculo della Camera degli Sposi all’interno del Palazzo Ducale di Mantova; foto: Herbert Frank (CC BY 2.0).
Architettura ed edifici
Oggi, il Palazzo Ducale di Mantova è composto da quattro nuclei principali.
La Corte Vecchia comprende due edifici di epoca medievale che si affacciano su Piazza Sordello: il Palazzo del Capitano (costruito alla fine del tredicesimo secolo) e la Magna Domus (quattordicesimo secolo), entrambi rinnovati ed ampliati tra il 16° ed il 18° secolo, e tre cortili. Questo era il vecchio palazzo dei signori di Mantova prima che questi spostassero la propria residenza nel Castello di San Giorgio, e comprende appartamenti riccamente decorati, due gallerie in stile Barocco (la Galleria degli Specchi e la Sala dei Fiumi), un giardino pensile, un giardino in stile Rinascimentale ed un cappella tardo-Gotica.
La Corte Nuova (o Nova) venne edificata tra il Quindicesimo e gli inizi del Sedicesimo secolo per ospitare gli appartamenti privati del Duca di Mantova.
Disegnata nel 1536 da Giulio Romano ed in seguito ampliata da vari architetti, tra cui Luca Fancelli e Antonio Maria Viviani, si compone di spazi privati e di rappresentanza, gallerie per le collezioni d’arte dei Gonzaga e giardini – tra cui il Giardino dei Semplici (nato come giardino botanico ed erbario) ed un piccolo giardino pensile detto “dei Cani” perché era il luogo di sepoltura degli animali domestici favoriti della famiglia Gonzaga -, e cortili porticati come il monumentale Cortile della Cavallerizza progettato da Giovanni Battista Bertani a imitazione dell’edificio circostante in stile Manierista di Giulio Romano.
Una chiesa in stile tardo-Rinascimentale progettata da Bertani nella seconda metà del Cinquecento, la Basilica palatina di Santa Barbara, è posta tra la Corte Vecchia e la Corte Nuova.
La fortezza medievale nota come Castello di San Giorgio costituisce la parte nord-orientale del complesso di Palazzo Ducale. Si tratta di una massiccia struttura difensiva realizzata tra il 1395 and 1406, trasformata nel 15° secolo in una magnifica residenza da Ludovico I Gonzaga.
Il complesso comprende anche un quarto edificio, la Domus Nova – realizzato nella seconda metà del Quattrocento su progetto del Fancelli – attualmente non aperto al pubblico.
Vista aerea del complesso di Palazzo Ducale a Mantova (la Basilica di Santa Barbara è l’edificio segnato in blu al centro); immagine: Bing / Inexhibit
Il Castello di San Giorgio; foto: Christian Ostrosky (CC BY-NC-ND 2.0).
Opere d’arte in mostra
Le opere d’arte visibili nel Palazzo Ducale comprendono sia decorazioni originali, in particolare affreschi, e parte delle inestimabili collezioni d’arte dei Gonzaga, che al tempo del loro massimo splendore consistevano in circa 20.000 pezzi, soprattutto dipinti e sculture.
L’opera più nota visitabile nel palazzo è probabilmente il ciclo di affreschi che decora le pareti e la volta della cosiddetta Camera degli Sposi, anche nota come Camera Picta, all’interno del Castello di San Giorgio.
Il ciclo pittorico venne realizzato da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474 come una celebrazione della famiglia Gonzaga, e specialmente del marchese Ludovico III che gli aveva commissionato il lavoro. Una serie di grandiosi dipinti ad affresco ed a tempera grassa – che rappresentano varie scene di corte, monumenti antichi e membri prominenti della casata dei Gonzaga – decorano quasi per intero le pareti della stanza, mentre la volta, realizzata da Mantegna con la tecnica del trompe l’oil, presenta un falso oculo da cui un gruppo di putti osserva l’interno della stanza, oltre ad otto medaglioni con ritratti di imperatori Romani.
Un altro notevole affresco in Palazzo Ducale è quello rappresentante un torneo cavalleresco (probabilmente il Torneo di Louvezerp dalla versione francese della saga dei Cavalieri della Tavola Rotonda) dipinto da Pisanello nella prima metà del Quattrocento e collocato nella Corte Vecchia. Questo affresco monumentale, sfortunatamente assai danneggiato, venne riscoperto e restaurato negli anni Sessanta dopo essere stato nascosto per secoli sotto uno strato di intonaco.
Altri affreschi interessanti comprendono la decorazione Cinquecentesca della volta della Sala dello Zodiaco di Lorenzo Costa il Giovane e la decorazione della Sala di Troia nella Corte Nuova dipinta da Giulio Romano tra il 1536 e il 1539.
Come accennato, il palazzo conserva ancora parte delle collezioni artistiche dei Gonzaga, tra cui una serie di arazzi realizzati nelle Fiandre nel Sedicesimo secolo su cartoni di Raffaello, una porzione del quadro La famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità di Peter Paul Rubens (1605), il grande dipinto Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Domenico Fetti (c. 1620), vari sarcofagi antichi, ed una collezione di sessantaquattro busti marmorei di epoca Romana.
Andrea Mantegna, un affresco della Camera degli Sposi (dettaglio), 1465 – 1474; foto Zairon (CC BY-SA 4.0).
Andrea Mantegna, dettaglio di uno degli affreschi della Camera degli Sposi; foto: Jacqueline Poggi
Il complesso del Palazzo Ducale di Mantova comprende anche uno spazio per mostre temporanee di arte moderna e contemporanea, situato al piano terra del Castello di San Giorgio, ed un bookshop.
In ragione della sua struttura storica, il complesso è solo parzialmente accessibile ai disabili; vi invitiamo a contattare lo staff del museo, per telefono o posta elettronica, per maggiori dettagli sull’accessibilità di Palazzo Ducale.
Galleria d’immagini
Il giardino pensile della Corte Vecchia; foto: dvdbramhall
Il Cortile della Cavallerizza, progettato da Giovanni Battista Bertani nel sedicesimo secolo nel tipico stile manierista di Giulio Romano; foto: Christian Ostrosky
L’imponente Galleria degli Specchi in stile Barocco all’interno della Corte Vecchia; foto: Robert Shea
La Galleria del Passerino nella Corte Vecchia; foto: Camilla Perondi
La cinquecentesca Sala del Manto nella Corte Nuova; fonte foto: Herbert Frank (CC BY 2.0).
La cosiddetta Sala di Pisanello ospita un affresco dei primi del Quattrocento realizzato dal pittore toscano Antonio di Puccio Pisano, meglio noto come Pisanello; foto: dvdbramhall
La Sala degli Arcieri con il dipinto “La famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità” (1605) di Peter Paul Rubens; foto: dvdbramhall
Busti di epoca Romana, realizzati dal I secolo a.C. al III secolo d.C., appartenenti alle collezioni di Palazzo Ducale; foto: dvdbramhall
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