Maria Eichhorn indaga sulle trasformazioni del padiglione tedesco. 59°Biennale d’Arte di Venezia
59° Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia
Maria Eichhorn indaga sulle trasformazioni del padiglione tedesco.
59° Biennale d’Arte di Venezia
Commissario: ifa – Institut für Auslandsbeziehungen
Curatore: Yilmaz Dziewior
Artista: Maria Eichhorn
Maria Eichhorn (Bamberga, 1962) è stata scelta per esporre nel padiglione della Germania alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia.
Nota per la pratica artistica concettuale, attraverso la quale indaga sulle strutture istituzionali del potere e sulle interazioni fra politica ed economia, (in Projekte in Münster 1997 ad esempio, per analizzare il concetto di proprietà terriera Eichhorn ha acquistato un terreno nel centro della città e, dopo averlo venduto, ha devoluto i proventi a un’organizzazione che lotta contro la gentrificazione) in occasione della 59° Biennale d’Arte di Venezia ha focalizzato la sua attenzione sulle trasformazioni del padiglione tedesco nel quale, nonostante gli interventi del secondo dopoguerra, permangono elementi del linguaggio di epoca fascista.
Attraverso la demolizione di strati di intonaco e di parte del pavimento della sala centrale l’artista ha messo a nudo le modifiche strutturali apportate al padiglione nel 1938, portando alla luce le tracce dell’edificio originale costruito nel 1909.
Il progetto di Eichhorn prevede inoltre visite guidate ai luoghi della memoria in collaborazione con IVESER, Istituto Veneziano per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea.
Immagini dell’opera di Maria Eichhorn, Padiglione della Germania, 59° Biennale d’Arte di Venezia. Foto di Riccardo Bianchini / Inexhibit.
Immagini dell’opera di Maria Eichhorn, Padiglione della Germania, 59° Biennale d’Arte di Venezia. Foto Inexhibit.
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