Futuro, la casa fantascientifica di Matti Suuronen

Luogo: Espoo, Finlandia
Progetto: Matti Suuronen

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Futuro, la casa fantascientifica di Matti Suuronen

La storia della casa Futuro
La Futuro
è una casa sperimentale disegnata dall’architetto finlandese Matti Suuronen alla fine degli anni Sessanta. La Futuro House venne ideata da Suuronen nel 1968 per un suo amico come esemplare unico di casa per vacanze in montagna.
Per facilitare le operazioni di costruzione in un luogo non facilmente raggiungibile, l’architetto finlandese la concepì come cellula abitativa prefabbricata, costituita da 16 settori in fibra di vetro che venivano imbullonati l’uno all’altro e agganciati a un telaio in acciaio fissato a 4 plinti in calcestruzzo. La piccola “casa-uovo” veniva pre-assemblata, trasportata da un elicottero e quindi fissata ai plinti.

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Matti Suuronen, Futuro House

Sopra e in copertina. Futuro House esposta all’ EMMA – Espoo Museum of Modern Art – Finlandia, immagine Ari Karttunen/ EMMA. Courtesy of EMMA

In seguito a questo primo prototipo, Matti Suuronen decise di produrre la casa in serie, ma i tempi non erano evidentemente pronti e la “Futuro” non si rivelò un successo commerciale.
La  produzione cessò nei primi anni ’70 dopo soli 80 esemplari.
Il progetto della “Futuro House” è riconducibile ad una più ampia famiglia di moduli abitativi autosufficienti, prefabbricati e dall’aspetto futuristico, progettati in Europa e negli Stati Uniti negli anni ’50 e ’60 del Novecento, che comprende la “Endless House” di Frederick John Kiesler, le “Emergency Mass Housing Units” di Arthur Quarmby, la “Maison Bulle” di Jean-Benjamin Maneval e le “Domobiles” di Pascal Häusermann.
Va detto che questa tipologia di abitazioni minime non era solo futuristica nelle forme, ma corrispondeva ad un modello ideale di società più libera e più equa, desiderosa di migliorare il proprio stile di vita e con uno spiccata fiducia nella modernità.  Visione sicuramente positiva ma forse un po’ ingenua del futuro, che sarebbe purtroppo stata smentita a metà degli anni Settanta, sia dalle conseguenze della crisi petrolifera che da un generale peggioramento del contesto socio-economico.

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Futuro House all’ EMMA – Espoo Museum of Modern Art – Finlandia; viste interne, immagini Ari Karttunen / EMMA. Courtesy of EMMA.

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Si stima che esistano ancora circa 60 “Futuro”, molte purtroppo in cattive condizioni di conservazione. La prima ad essere realizzata, col numero di serie 001, è stata restauranta nel 2014 ed è attualmente esposta al Museo di Arte Moderna di Espoo, in Finlandia.
Un’altra, la numero 22,  è di proprietà dell’artista Craig Barnes, che l’ha scoperta in Sud Africa e portata in Inghilterra per farla restaurare; la casa è rimasta poi installata sul tetto della scuola Central Saint Martins a Londra fino a settembre 2017.


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