Memoriale e Museo del 11 Settembre, New York
New York, United States

Il Memoriale 9/11 e sullo sfondo il padiglione di ingresso al museo progettato da Snøhetta.
Foto di Jin Lee, courtesy of 9/11 MM.
Il National September 11 memorial & museum è un museo e memoriale creato a New York per documentare gli attentati dell’ 11 Settembre 2001 e ricordare le loro vittime.
Un sito come nessun altro
Il memoriale, costruito nel 2006 su progetto dell’architetto Israeliano Michael Arad, ed il museo, inaugurato nel 2014 e progettato dallo studio Americano Davis Brody Bond e da quello Danese Snøhetta, sorgono nel sito esatto dove si trovavano le Torri Gemelle.
La mostra permanente
Estesa su 1.000 metri quadri, in gran parte sotto il livello del suolo, la mostra permanente, composta da una impressionante insieme di reperti, documenti, fotografie, video e postazioni multimediali, è suddivisa in tre sezioni: la Mostra Storica – dedicata agli eventi dell’Undici Settembre ed alle loro conseguenze storiche -, la Mostra della Memoria – che commemora le vittime degli attacchi al World Trade Center del 1993 e del 2001, ed una terza sezione, intitolata Foundation Hall, che espone due impressionanti reperti recuperati dalle rovine di Ground Zero, un muro di contenimento ed una colonna in acciaio lunga 11 metri, a rappresentare sia un ricordo della tragedia delle Torri Gemelle che un simbolo di sopravvivenza e speranza.
Attività
Il museo organizza anche mostre speciali e programmi didattici per ragazzi, famiglie e scuole. Il Museo Nazionale dell’ 11 Settembre è completamente accessibile ai disabili.
New York, Il Museo e memoriale 9/11, un sito di archeologia contemporanea
Introduzione
Il museo/memoriale dedicato alle vittime degli attacchi terroristici dell’11 settembre a New York è, per molti aspetti, diverso da ogni altro. In primo luogo si tratta di un museo di storia che non racconta un fatto lontano nel tempo; al contrario ci parla di eventi che quasi tutti i visitatori hanno vissuto e dai quali sono stati, in vario modo, coinvolti. Una secondo aspetto è che il 11/09 MM è appunto, allo stesso tempo un museo e un memoriale.
Un terzo elemento che rende il 9/11 MM diverso da ogni altro è il suo essere anche un sito di “archeologia contemporanea”, uno dei pochi al mondo, per quanto ne so. Ci sono luoghi commemorativi dedicati anche a fatti del recente passato, ma in questo caso, proprio per la vicinanza temporale degli eventi, è particolarmente potente la relazione con il luogo, con la concretezza di ciò che è rimasto degli edifici e degli spazi che molti di noi hanno visitato pochi anni prima.
Non voglio entrare nella dimensione emotiva del 9/11 Memorial Museum, soprattutto per rispetto a coloro che sono stati direttamente coinvolti negli eventi dell’11 settembre. Considero questo un punto molto personale e privato che non deve essere banalizzato all’interno di quello che è un semplice articolo di architettura.
Il padiglione di ingresso al museo disegnato da Snøhetta. Foto © jeff goldberg/esto
Il complesso
Come anticipato, il 9/11 Memorial Museum si compone di tre parti tra loro interconnesse, ed è impossibile parlare del museo senza dar conto della piazza e del memoriale.
Sezione trasversale del complesso che forma il 9/11 Memorial Museum.
Il memoriale e la piazza
Il 9/11 Memorial si trova nel luogo esatto in cui sorgevano il World Trade Center e le Torri Gemelle: il progetto è stato sviluppato dallo studio di New York, Michael Arad – vincitore di un concorso internazionale di progettazione – insieme con la società di progettazione del paesaggio Peter Walker and Partners.
Il Memoriale è formato da due vasche d’acqua, realizzate sull’impronta delle torri Nord e Sud, sulle cui pareti di contenimento scorre acqua. Sul parapetto delle vasche sono riportati, incisi su lastre di bronzo, i nomi delle quasi 3.000 vittime degli attacchi terroristici del 1993 e del 2001.
La piazza con il memoriale. Foto di Amy Dreher (sopra) e di Jin Lee (sotto)
La piazza è un grande spazio pubblico dove sono state messe a dimora più di 400 querce bianche; fra gli alberi del parco si trova anche il “Survivor Tree”, un pero miracolosamente sopravvissuto all’attacco del 9/11.
Nel progetto per la piazza sono state adottate interessanti soluzioni nel campo della sostenibilità: una pavimentazione flottante in cemento, concepita per consentire una corretta crescita degli alberi, e un sistema di recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione del verde.
Il museo e il padiglione d’ingresso
Inaugurato il 21 maggio 2014, il Museo 9/11 è costituito da due parti principali: il padiglione d’ingresso e le gallerie del museo realizzate al piano interrato.
Progettato dallo studio di architettura norvegese Snøhetta, il padiglione d’ingresso, l’unico edificio del complesso ad emergere dal suolo, è una costruzione a due piani trasparente che esprime appieno la funzione di “soglia” tra lo spazio urbano esterno e i livelli interrati del museo. Tale ruolo simbolico è ulteriormente rafforzato dalla presenza di due grandi colonne, recuperate dall’originale WTC, che dominano l’atrio del padiglione e, come sentinelle silenziose, indicano con la loro presenza al visitatore il percorso di accesso al “regno sotterraneo” del museo.
Il padiglione include un auditorium nel quale si tengono frequentemente concerti, proiezioni cinematografiche, performance dal vivo e conferenze.
Vista esterna del padiglione d’ingresso. Foto © jeff goldberg/esto
L’atrio del padiglione. Sulla destra si vedono le colonne della facciata del WTC. Foto © jeff goldberg/esto
Un’altra vista delle colonne della facciata. Foto di Jin Lee.
La scala che conduce alle gallerie sotterranee del museo. Foto © jeff goldberg/esto
In relazione diretta con il memoriale, il museo, disegnato dal progettista del 9/11 Memorial Davis Brody Bond è uno spazio espositivo di circa 12.000 mq. che si trova a 8 metri sotto il livello della piazza,
Le gallerie presentano tre principali mostre permanenti: la mostra commemorativa, la mostra storica e la sala della memoria, accanto a spazi dedicati a mostre temporanee e tematiche.
Il percorso commemorativo, intitolato” In Memoriam”, si snoda nello spazio ricavato tra le impronte delle due torri. La mostra è composta da una lunga parete sul quale sono disposti i ritratti delle vittime degli attentati, associati ad una serie di touch-screen che presentano le storie di ognuna delle persone, con testi, foto e registrazioni audio.
La mostra “In Memoriam”. Foto di Jin Lee.
La mostra storica si compone di tre sezioni cronologiche intitolate “Events of the day” (eventi del giorno), “Before 9/11” (prima dell’11/9) e “After 9/11”(dopo l’11/9). Attraverso un’ enorme quantità di oggetti personali, reperti, modelli, documenti e audiovisivi, li tre percorsi raccontano gli eventi che si sono verificati ma anche il loro background, le conseguenze immediate e quelle a lungo termine.
Una parte della facciata della torre nord deformata dall’impatto del volo dell’ American Airlines Flight 11. Foto di Jin Lee.
“NYFD Ladder 3’s fire truck”: gravemente danneggiato dal collasso delle torri è il simbolo del sacrificio dei vigili del fuoco, molti dei quali persero la vita durante le operazioni di salvataggio. Foto di Jin Lee
Un reperto dalla fusoliera dell’ American Airline Flight 11. Foto di Jin Lee
La “Sala della Memoria” è dominata da pochi testimoni: dall’enorme sala buia emerge la presenza solitaria di una colonna in acciaio originale del WTC accanto a una delle imponenti pareti di fondazione in cemento armato sopravvissuta dal crollo delle Twin Towers.
Vista dall’alto della “Sala della Memoria”. Sulla sinistra la parete di fondazione e in centro la colonna. Foto di Jin Lee.
E ‘qui che il museo esprime pienamente la sua essenza di “archeologia contemporanea”. Una tale definizione può sembrare un ossimoro, ma parlare del 9/11 Museum semplicemente come di un museo storico non sarebbe sufficiente. Sebbene legati ad eventi le cui conseguenze sono ancora in divenire, questi resti tragici sono, da un punto di vista simbolico, paragonabili a quelli di Pompei o all’Acropoli. Sia per sottolineare che per rispettare ciò che rimane del WTC la sala è uno spazio del tutto sgombro, allestito con alcuni discreti pannelli informativi e videoproiezioni che hanno la funzione di supporto alla contestualizzazione dei reperti.
Sopra: il Presidente Barack Obama parla durante la cerimonia inaugurale del museo, il 15 maggio 2014. Sotto: Alison Crowther, madre di una delle vittime, davanti alla parete di fondazione. Foto di Jin Lee.
Foto di Jin Lee.
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copyright Inexhibit 2023 - ISSN: 2283-5474