Simone Leigh, Padiglione degli Stati Uniti – Biennale d’Arte di Venezia 2022

Luogo: Venezia, Italia
Padiglione degli Stati Uniti d'America
foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit

 

Simone Leigh, U.S. Pavilion, Venice Art Biennale 2022, 1 Inexhibit

Simone Leigh, Sovereignty, Padiglione degli Stati Uniti – 59° Biennale d’Arte di Venezia 

Titolo: Simone Leigh, Sovereignty
Commissario: Jill Medvedow, Institute of Contemporary Art/Boston
Curatore: Eva Respini, Institute of Contemporary Art/Boston
Artista: Simone Leigh
Sede: Padiglione USA ai Giardini di Castello

Institute of Contemporary Art – ICA di Boston è il commissario del Padiglione egli Stati Uniti alla 59° esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Il padiglione presenta le opere dell’artista statunitense Simone Leigh in cooperazione con U.S. Department of State’s Bureau of Educational and Cultural Affairs.

L’opera scultorea di Leigh (Chicago, 1967) ruota intorno a temi quali storia, razza, genere, lavoro e monumenti, creando potenti narrazioni sulle donne di colore, sul loro lavoro e la loro resilienza. Per la Biennale d’Arte di Venezia Simone Leigh ha creato una serie di sculture figurative in bronzo e ceramica, fondendo linguaggi culturali e intrecciando riferimenti all’arte dell’Africa occidentale del XIX secolo, alla cultura materiale dei primi neri americani e alla storia coloniale delle esposizioni internazionali.
Intitolata “Sovereignty”, la mostra inizia già all’esterno del padiglione, con una installazione che ricopre l’edificio con un tetto in paglia ispirato alle residenze dell’africa occidentale di primi novecento e una monumentale scultura brozea dell’artista afro-americana intitolata “Satellite”.
Le opere in mostra all’interno del padiglione, tutte realizzate per l’occasione, si caratterizzano per una notevole varietà di  forme e materiali – dal bronzo alla ceramica smaltata, dalla raffia all’acciaio – che esprime in pieno l’articolato linguaggio espressivo di Simone Leigh – che spazia liberamente dal figurativo all’astratto – e l’immaginario culturale ricco e complesso che informa la visione artistica dell’artista di Chicago.

In copertina, vista esterna del Padiglione degli Stati Uniti alla 59° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia; al centro la scultura in bronzo “Satellite” di Simone Leigh. Foto Riccardo Bianchini / © Inexhibit.

Simone Leigh, U.S. Pavilion, Venice Art Biennale 2022, 6 Inexhibit

Simone Leigh, L’ultimo indumento, 2022. Foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit.

Simone Leigh, U.S. Pavilion, Venice Art Biennale 2022, 2 Inexhibit

Simone Leigh, Brocca, 2022, gres smaltato. Foto © Riccardo Bianchini  / Inexhibit

Simone Leigh, U.S. Pavilion, Venice Art Biennale 2022, 3 Inexhibit

Simone Leigh, Credenza, 2022, raffia, acciaio e gres smaltato. Foto © Riccardo Bianchini  / Inexhibit.

Simone Leigh, U.S. Pavilion, Venice Art Biennale 2022, 4 Inexhibit

Simone Leigh, Anonima, 2022, gres smaltato e bronzo. Foto © Riccardo Bianchini  / Inexhibit

Simone Leigh, U.S. Pavilion, Venice Art Biennale 2022, 5 Inexhibit

Simone Leigh, Sentinella, 2022, bronzo. Foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit

Simone Leigh, U.S. Pavilion, Venice Art Biennale 2022, 7 Inexhibit

Simone Leigh, Martinica, 2022, gres smaltato. Foto © Riccardo Bianchini  / Inexhibit

Simone Leigh, Venice Art Biennale 2022, US Pavilion

Simone Leigh, foto courtesy of Shaniqwa Jarvis.


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