Open borders | installazioni tra architettura e design all’Università
Università Statale di Milano
11-23 aprile 2016
Vista del Cortile d’Onore dell’Università Statale di Milano. photo © Inexhibit, 2016
Open borders | installazioni tra architettura e design all’Università
Nel contesto della settimana del design milanese, i cortili e i portici dell’Università Statale di Milano anche quest’anno accolgono installazioni e micro-architetture che per il 2016 sono state ispirate dal titolo “Open Borders”. L’esortazione ai progettisti invitati a superare i confini fra le discipline dell’architettura e del design ha prodotto esiti, tra loro molto diversi, che attraversano i territori dell’arte, del cinema e della socialità collegata ai nuovi stili di vita e alla sostenibilità ambientale. Ne presentiamo cinque:
Radura – Stefano Boeri
Radura è l’installazione progettata da Stefano Boeri, collocata nel magnifico cortile della Farmacia. Formata da quattrocento colonne in legno fissate a un largo basamento circolare, che svolge anche la funzione di seduta collettiva, definisce uno “spazio nello spazio”, animato da luci e suoni e sede di una serie di incontri. (Con il contributo di Filiera del legno FVG)
Stefano Boeri, Radura. Foto © Inexhibit, 2016
Invisible border – MAD architects
Nel Cortile d’Onore lo studio Mad Architects con sede a Los Angeles e Pechino, ha realizzato Invisible border, un grande frangisole, mobile e vibrante, costituito da strisce in materiale plastico tese fra gli archi del loggiato superiore e una struttura metallica ad andamento curvilineo fissata al suolo. (Con Ferrarelle/P.A.T.I/ iGuzzini Illuminazione).
Invisible border di MAD architects.Foto © Inexhibit, 2016
La stanza del vuoto – Parisotto & Formenton
Sempre nel cortile d’Onore La stanza del vuoto è il progetto dello studio Parisotto e Formenton, una micro architettura “in bianco e nero” ispirata alla Milano del boom economico nella quale si muovono Marcello Mastroianni e Monica Vitti, protagonisti del film “La Notte” capolavoro della cinematografia diretto da Michelangelo Antonioni.
Parisotto e Formenton, La Stanza del Vuoto. Foto © Inexhibit, 2016
Along the Lines of Happiness – Laura Ellen Bacon e Sebastian Cox
Along the Lines of Happiness è il progetto sviluppato da una scultrice, Laura Ellen Bacon, e un designer, Sebastian Cox. La sperimentazione è basata sulla conoscenza delle qualità fisiche ed estetiche del legno proveniente dalle foreste di latifoglie americane, in particolare da tre specie: il ciliegio, la quercia rossa e l’acero morbido, da cui si ricava una materia prima sostenibile e di facile lavorabilità.
“Along the Lines of Happiness” di Laura Ellen Bacon e Sebastian Cox, viste della fase di realizzazione della parete e dettagli. Foto © Inexhibit, 2016
La casetta del viandante – de Lucchi, Ferreri, Giovannoni, Santachiara
La casetta del viandante è un progetto inserito fra le mostre in corso nell’ambito della XXI Esposizione della Triennale di Milano. Il modulo abitativo essenziale, 9 mq di superficie, con la funzione di rifugio del pellegrino moderno, ospita due giacigli, un tavolo e due sedie pieghevoli, un piano di lavoro/lavello/lavandino, una doccia e un wc.
Le quattro piccole casette in legno, esternamente tutte uguali, sono state interpretate da quattro designers: Michele de Lucchi, Marco Ferreri, Stefano Giovannoni e Denis Santachiara.
La casetta del viandante rimarrà allestita nel Cortile del Settecento fino al 12 settembre 2016
Dall’alto in basso: vista complessiva dell’installazione e le casette di Stefano Giovannoni, Michele De Lucchi e Denis Santachiara
Open borders, promosso da Interni comprende, oltre alle mostre e alle installazioni, anche una serie di eventi, conferenze, concerti e incontri programmati fra il 11 e il 23 aprile 2016.
Le altre due sedi coinvolte nel progetto Open Borders sono l’Orto Botanico di Brera e Audi City lab alla Torre Velasca.
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