Milano design week | Il fuorisalone di Ventura Lambrate
Tutte le foto © Inexhibit, 2016
Il fuorisalone di Ventura Lambrate | Milano Design Week
Che sia il “l’altro lato” della Milano Design Week si sa da tempo: i giovani studenti e i designers stranieri che incontri per le strade sono tanti, ma nonostante l’annuale invasione di addetti ai lavori, giornalisti e appassionati, l’area che ruota intorno a via Ventura mantiene il ritmo abituale del quartiere e quello spirito un po’ old style che ci piace tanto.
Ventura Lambrate è da sempre il distretto della settimana del design milanese più informale, meno patinato e più alternativo, quello dove si trovano le mostre delle scuole e delle accademie di design europee, dei marchi più piccoli, degli artisti che arrivano a Milano a presentare i loro lavori più sperimentali, dei designers autocostruttori. Gli spazi che accolgono tutto questo sono piccole gallerie ricavate nelle ex botteghe, i garage, ma soprattutto l’affascinante insieme degli spazi dismessi delle industrie che qui avevano sede prima che iniziasse il processo di deindustrializzazione e dismissione, a partire dalla fine degli anni ’70.
Via Conte Rosso, una delle strade del Lambrate design district.
Ventura Lambrate è probabilmente il più rilassato e domestico di tutti i distretti della Milano Design Week.
Quella del 2016 è per la cronaca la 7ma edizione di Ventura Lambrate, che nei sei anni dalla sua fondazione è passata da 23 espositori del 2010 agli oltre 180 dello scorso anno.
Le venti location, fra grandi e piccole, che ospitano mostre ed eventi si trovano nell’area definita fra via Conte Rosso, via Ventura, via Massimiano, via Sbodio e via Privata Oslavia.
Immagini della mostra “Inside Wood”, in via Ventura 5, dove sono presentati gli arredi e i complementi in legno progettati dagli studenti della Bergen Academy of Art and Design
Le lampade di Giopato & Coombes Editions in mostra in via Conte Rosso
Le lampade “Fold” di Octavioamado, prodotte a mano in Francia, sono esposte in un piccolo spazio in via Ventura
I plaids della serie Wooden Textile di Elisa Strozyk sono esposti nella mostra collettiva “The Journey”
“Maybe blue would have been better” presenta il lavoro di Studio Mieke Meijer e dello studio Jeroen Wand. Nella foto i grandi oggetti luminosi, ispirati ad elementi architettonici archetipici, realizzati con struttura leggera in legno e rivestimento tessile dello studio Mieke Meijer
In “Money, Meat and plastic surgery” il design concettuale di Bora Hong, Studio Rolf.fr e Atelier Monté. Nella foto le sedie in legno sono state cosmetizzate da Bora Hong per somigliare alla sedia in laminato LCW degli Eames e la “dollar bench” di Studio Rolf.fr è realizzata con 4240 banconote da 1 dollaro.
Il Grande spazio pluripiano di via Ventura 15 ospita più espositori:
Lampade di Anon Pairot, della serie Penta Collection prodotta da Eqologist
Seduta morbida componibile Vibrio dello studio con base olandese GG-loop di Giacomo Garziano
I tappeti di Re Rag Rug fanno parte di un progetto che ha dimensione ecologica e sociale e sono realizzati intrecciando tessuti provenienti da fondi di magazzino dell’industria tessile
X.me di myop.me si sviluppa come una pianta rampicante , e diventa libreria, piano d’appoggio e seduta
Gli oggetti luminosi di Pieke Bergmans sono raccolti nella mostra “Phenomenon – (in)visable light “una serie di lampade blu al neon, di spessore variabile e forma sorprendente, ci pongono una domanda: Chi l’ha detto che le lampade a fluorescenza sono sempre dei tubi dritti?”
“Incontro sotto il sole degli dei”, il design tessile peruviano è esposto al 4° piano di via Ventura 15
Immagini della mostra “Reset” al 5° piano di via Ventura 15 è un percorso fra gli esperimenti collaborativi e interdisciplinari degli studenti della Royal Academy of Art the Hague
L’installazione dello studio di architettura ArKstudio di Mendrisio, allestita nello spazio acma di via Conte Rosso 34. La mostra è la concretizzazione, realizzata attraverso 1000 immagini stampate, di un indagine svolta in rete sul social network Pinterest, usando il tag “architecture representation”.
Tutte le foto © Inexhibit, 2016
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