‘El plástico con el que vivimos’ di Luzinterruptus a Bordeaux
Luzinterruptus
(La plastica con cui viviamo)
installazione di Luzinterruptus
Festival International des Arts
de Bordeaux Métropole /2017
Luzinterruptus “El plástico con el que vivimos” (La plastica con cui viviamo)
installazione per FAB – Festival International des Arts de Bordeaux Métropole / 2017
“Plastica siamo e alla plastica torneremo”. Potrebbe essere questo il motto di “El plástico con el que vivimos” (la plastica con cui viviamo), l’installazione che Luzinterruptus ha realizzato nell’ambito di FAB – Festival International des Arts de Bordeaux Métropole che si è svolto nell’ ottobre scorso a Bordeaux. La piéce è stata pensata per sensibilizzare il pubblico su uno dei temi più sentiti e indagati dal collettivo anonimo spagnolo, ovvero l’eccessiva presenza di plastica nell’ambiente in cui viviamo.
Afferma Luzinterruptus : “L’idea era di visualizzare graficamente, in un modo che potesse essere compreso da tutti, l’eccesso di plastica che ci circonda; un tema ricorrente nel nostro lavoro e nella vita poiché praticamente tutto ciò che consumiamo è fatto con questo materiale, o è avvolto in esso, oppure lo ingeriamo in piccole particelle contenute nella carne e nel pesce che mangiamo. Il riciclo non è sufficiente per affrontare questo problema. Ecco perché il governo francese, insieme ad altri, ha adottato misure per ridurre il suo utilizzo il più possibile, eliminando l’uso di sacchetti di plastica nei negozi e sostituendoli con sacchetti di carta o borse di materiali biodegradabili. Questo contesto “anti-bag” è stato indispensabile per sviluppare correttamente il nostro intervento a Bordeaux, dato che avevamo bisogno di più di 6.000 borse che abbiamo ritirato da tutti i negozi della città. L’intervento è stato realizzato nell’antico edificio di Vergin Megastore, riempiendo completamente le lacune della sua facciata, dando l’idea che la massa di plastica stesse per far esplodere l’edificio.
Nonostante fosse un’installazione luminosa ha funzionato anche durante il giorno, ad esempio le persone potevano avvicinarsi e cercare di riconoscere i sacchetti dai loro negozi preferiti. Quando di notte l’interno dell’edificio veniva illuminato le finestre sembravano coperte di vetro macchiato da una sostanza plastica e tossica. L’installazione è rimasta visibile per 4 giorni e, una volta smantellata, tutto il materiale plastico è stato riciclato correttamente e l’edificio è tornato nella stessa condizione in cui l’abbiamo trovato”. (traduzione di Inexhibit)
Luzinterruptus è un collettivo anonimo di artisti spagnoli che da anni concepisce e realizza installazioni site specific provocatorie e sorprendenti, con il preciso obiettivo di porre l’attenzione su questioni fondamentali di interesse collettivo; dalla libertà di parola alla difesa dei principi della democrazia, dalla lotta al consumismo alla protezione delle risorse naturali. [www.luzinterruptus.com]
“El plástico con el que vivimos”, installazione di Luzinterruptus per FAB “Festival International des Arts de Bordeaux Métropole” , Bordeaux, Francia, Ottobre, 2017.
Foto Luzinterruptus.
copyright Inexhibit 2024 - ISSN: 2283-5474