“Cosmo-Eggs” – Il Padiglione Giapponese alla 58° Biennale Arte di Venezia

Luogo: Venezia, Italia

Cosmo-Eggs” è il titolo della mostra installata nel Padiglione Giapponese alla 58° Mostra Internazionale di Arte de La Biennale di Venezia (11 maggio – 24 novembre 2019).

Japan pavilion Venice Art Biennale 2019 Inexhibit 2

Un’immagine di Cosmo-Eggs, la mostra del Padiglione Giapponese alla Biennale di Venezia 2019; foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit

Curata da Hiroyuki Hattori, Cosmo-Eggs è una piattaforma che invita a ragionare sull’ecologia della simbiosi e sulla coesistenza di umano e non umano attraverso un’installazione collaborativa, realizzata da un collettivo di quattro persone provenienti da settori differenti: arti visive, musica, antropologia e architettura.

Come scrive Hattori: “L’arcipelago giapponese, un’area frequentemente colpita da disastri naturali, ha conosciuto le distorsioni della modernizzazione nel disastro, provocato allo stesso tempo dalla natura e dall’uomo, della centrale nucleare di Fukushima causato da uno tsunami conseguente al grande terremoto che ha colpito il Giappone orientale nel 2011. In un’epoca in cui noi, come esseri umani, abbiamo esteso il teatro della vita urbana allo spazio limitato dell’intero pianeta, come dobbiamo valutare l’impatto significativo che le nostre azioni hanno sull’ambiente?”

Japan pavilion Venice Art Biennale 2019 Inexhibit

Taro Yasuno recorder flute installation Japan pavilion Venice Art Biennale 2019 Inexhibit

Cosmo-Eggs, Padiglione del Giappone alla 58° Biennale d’Arte di Venezia, 2019, foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit

Taro Yasuno recorder flute installation Japan pavilion Venice Art Biennale 2019 Inexhibit 2

Una vista di dettaglio dell’installazione musicale di Taro Yasuno, composta da una serie di flauti meccanici; foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit

L’installazione si compone di video realizzati dall’artista Motoyuki Shitamichi, musiche del compositore Taro Yasuno, una nuova storia mitologica dell’antropologo Toshiaki Ishikura e un allestimento disegnato dall’architetto Fuminori Nosaku. In alcuni momenti queste componenti si uniscono in un dialogo armonioso, in altri entrano in dissonanza e si scontrano tra loro: attraverso una “collaborazione” che crea uno spazio in continua rigenerazione, sovrapponendo creazioni eterogenee di specialisti di settori diversi, la mostra ha l’obiettivo di porsi domande sull’ecologia della simbiosi e della coesistenza.

La mostra prende lo spunto dai “massi dello tsunami”, nei quali l’artista Motoyuki Shitamichi si è imbattuto nelle isole Miyako e Yaeyama ad Okinawa, e che ha fotografato durante gli anni scorsi. Questi grandi massi di origine naturale sono stati scagliati sulle spiagge dal fondo dell’oceano e, mentre da un lato si trovano oggi a contatto diretto con la vita quotidiana degli abitanti delle isole, essi sono anche diventati l’habitat di nuova vegetazione e la casa di colonie di uccelli migratori.

Motoyuki Shitamichi boulders Japan pavilion Venice Art Biennale 2019 Inexhibit

From Tsunami Stone (2015) Motoyuki Shitamichi

From Tsunami Stone (2015-), Motoyuki Shitamichi; immagine di Inexhibit (sopra) e per gentile concessione di The Japan Foundation.

Taro Yasuno presenta una composizione musicale che ricrea il canto di uccelli attraverso un sistema meccanico che suona una serie di flauti in legno. Un “pallone” arancione che si estende dal basamento porticato del padiglione sin all’interno dello spazio espositivo è il “polmone” che soffia aria negli strumenti.

Il titolo ‘Cosmo-Eggs’ fa riferimento a vari miti che, in tutto il mondo, collegano la nascita e l’esistenza di creature umane e non umane alla presenza di un “uovo cosmico”.  Toshiaki Ishikura, un antropologo specializzato in mitologia comparata, si è basato su credenze locali, miti e racconti folcloristici che, in varie parti dell’Asia come la regione di Ryukyu e Taiwan, fanno riferimento al fenomeno dello tsunami per sviluppare una nuova allegoria mitologica che riconsideri la relazione tra uomo e natura.

L’allestimento del Padiglione Giapponese è stato progettato da Takamasa Yoshizaka a partire da uno spazio che comprende una pianta quadrata, un lucernario nel tetto, un foro nel pavimento e quattro colonne perimetrali collocate secondo uno schema a spirale che ricorda il “Museo a Crescita Illimitata” di Le Corbusier. Nousaku ha quindi interpretato i vari elementi di questa architettura collegando tra loro i contributi eterogenei che formano la mostra, e sviluppando una relazione biunivoca tra questi e lo spazio architettonico per creare un’ esperienza spaziale unitaria.

Japan pavilion Venice Art Biennale 2019 Inexhibit plan

Japan pavilion Venice Art Biennale 2019 Inexhibit section

Pianta e sezione di Cosmo Eggs, il Padiglioen Giapponese alla Biennale Arte di Venezia 2019.

Taro Yasuno recorder flute installation Japan pavilion Venice Art Biennale 2019 Inexhibit 3

Cosmo-Eggs, Padiglione del Giappone alla 58° Biennale d’Arte di Venezia, 2019, foto © Riccardo Bianchini / Inexhibit


link sponsorizzato

58° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia | May You Live in Interesting Times

58° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia | May You Live in Interesting Times

58° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia | May You Live in Interesting Times



copyright Inexhibit 2024 - ISSN: 2283-5474