Biennale Architettura 2021, How will we live together? La mostra all’Arsenale e ai Giardini

Luogo: Venezia, Italy

Giardini exhibition, central pavilion panorama, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Una delle sale della mostra curata da Hakim Sarkis nel Padiglione Centrale dei Giardini, con le  opere “The World Turned Inside Out” di Plan B (sulla sinistra), e “The earth is an Architecture” di TVK; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Biennale Architettura 2021, How will we live together? La mostra all’Arsenale e ai Giardini

Mettiamo subito una cosa in chiaro: l’apertura della 17° mostra di Architettura della Biennale di Venezia è un mezzo miracolo per il quale dobbiamo essere grati alla Biennale come istituzione, al suo presidente e al curatore, Hakim Sarkis. Ed è un segnale importante, essendo il primo grande evento internazionale aperto al pubblico dopo la pandemia.

“How will we live together” è una mostra articolata e complessa, che attraverso le sue sezioni tocca temi pressanti come le questioni dei confini, dei flussi migratori e del cambiamento climatico, e che rende evidente l’urgenza di politiche globali sovranazionali in grado di incidere positivamente su un’ambiente sempre più affaticato e aggredito dall’attività umana. E’ una mostra che si sviluppa usando la chiave dell’unione delle competenze di progettisti, scienziati e artisti chiamati a collaborare: “Non possiamo più aspettare che i politici propongano un percorso verso un futuro migliore. Mentre la politica continua a dividere e isolare, attraverso l’architettura possiamo offrire modi alternativi di vivere insieme” (Hakim Sarkis).

La mostra che si snoda fra l’Arsenale e il Padiglione Centrale dei Giardini è un susseguirsi – a volte un po’ disorientante a causa della molteplicità dei linguaggi – di installazioni, immagini e modelli che esaltano l’idea dell’agire insieme, mettendo al centro il ruolo dell’architettura come disciplina visionaria capace di immaginare nuove modalità di organizzazione sociale, ma anche come disciplina tecnica, che esplora e sperimenta tipologie, materiali e tecnologie tese ad una sempre maggiore sostenibilità ambientale delle costruzioni.

Detto questo, ricordo che quando venne annunciato il rinvio della biennale di architettura al 2021 pensammo che il progetto della mostra sarebbe stato ampliato con qualche riflessione, anche non strutturata, su ciò che la pandemia ha significato, e sul ruolo degli architetti nel ripensamento degli spazi e delle relazioni interpersonali; ironicamente, il titolo scelto da Sarkis nel 2019 sembrava fatto apposta: “come vivremo insieme?” E invece, quest’ultimo anno è trascorso senza lasciare una traccia evidente nella mostra e, anche se i temi sviluppati in qualche modo contengono l’esperienza della pandemia, il curatore ha scelto di non introdurre contributi specifici, forse per mettere una distanza fra ciò che quest’ultimo anno ha significato e la sua elaborazione, che dovrà essere affrontata in futuro.

La mostra è suddivisa in tre parti all’Arsenale: Among diverse beings; As new households; As emerging communities; e in due parti al Padiglione Centrale dei Giardini: Across Borders e As One Planet.


ARSENALE

Among diverse beings – Arsenale
Among diverse beings indaga il rapporto fra spazio fisico e spazio digitale alla luce della sempre più impetuosa diffusione degli strumenti tecnologici che ci permettono di comunicare, e a fronte di un crescente isolamento degli individui.

Jessica Charlesworth & Tim Parsons, Arsenale, Venice Architecture Biennale 2021 Bianchini Inexhibit s

Corderie dell’Arsenale, Among diverse beings, l’installazione “Catalog of post Human” di Jessica Charlesworth e Tim Parsons; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Ani Liu, A.I. Toys, Shapes and Ladders, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Intitolata “Designing for new bodies”, la prima sala introduce una riflessione sul corpo umano ibridato dalla tecnologia, fra corpi performanti e protesi che amplificano la presenza umana nello spazio. Nella foto: Any Liu “A.I. Toys Shapes and Ladders”; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Allan & Ellen Wexler, Arsenale, Venice Architecture Biennale 2021 Bianchini Inexhibit s

L’installazione “Social Contracts; Choreographing Interactions” riflette su come lo spazio modella i nostri comportamenti e come lo spazio domestico sia trasformato dal nostro utilizzo. Nella foto: Allan Wexler ed Ellen Wexler, “Plain Air Studio”, 2018; “Four White Shirts Sewn into a Table Cloth”, 1991; e “ One Table Worn by One Person”, 2020; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Studio Libertiny, beehive architecture, Arsenale, Venice Biennale 2021 Bianchini Inexhibit 2s

Studio Libertiny, beehive architecture, Arsenale, Venice Biennale 2021 Bianchini Inexhibit s

“Beehive Architecture” di Studio Libertiny è una ricerca sulle possibili applicazioni della tecnica costruttiva delle api per strutture architettoniche su larga scala; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Philip Beesley & Waterloo University, Grove, Venice Architecture Biennale 2021 Inexhibit

“Grove”, installazione/luogo di incontro di Philip Beesley& Living Architecture Systems Group/ University of Waterloo School of Architecture; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

As New Households – Arsenale
La seconda sezione della mostra all’Arsenale, As new Households, espone progetti che sfidano il modello dell’abitazione concepita per la famiglia nucleare tradizionale, ormai superata da altre forme di convivenza: persone singole, famiglie allargate, famiglie multigenerazionali. Alcuni dei progetti, oltre a presentare nuove tipologie abitative in risposte a questi mutamenti sociali, sono anche interessanti sperimentazioni per lo sviluppo di nuove tecnologie costruttive.

Ecologic Studio, BIT.BIO.BOT, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

‘BIT.BIO.BOT”  di Ecologic Studio è un sistema sperimentale e un habitat artificiale che produce alga spirulina a partire dalla trasformazione di inquinanti aerei; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Gramazio Kohler Architects, Venice Architecture Biennale 2021, Lusiardi Inexhibit 2

Gramazio Kohler Architects, Venice Architecture Biennale 2021, Lusiardi Inexhibit 1

Gramazio Kohler Architects, “Research as Architecture: A Laboratory for Houses, Homes, and Robots”, 2019; foto © Federica Lusiardi/Inexhibit.

OPAFORM Architects, Make a space for my body, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

OPAFORM Architects, “Make a space for my body”, 2019-2020; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Achim Menges Jan Knippers, glass and carbon fibers building, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Achim Menges /ICD Università di Stoccarda e Jan Knippers / ITKE Università di Stoccarda “Material Culture: Rethinking the Physical Substrate for Living Together”, 2021. Realizzata in gran parte in fibra di vetro e fibra di carbonio, l’installazione sperimenta le nuove possibilità offrerte dalla costruzione con fibre sintetiche; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Alison Brooks, Home Ground, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Alison Brooks Architects, “Home Ground”, 2020-2021; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Lina Ghotmeh, Home Ground, Beirut building, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Lina Ghotmeh, Home Ground, Beirut building, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit 2s

All’Arsenale, Lina Ghotmeh presenta “Stone Garden. Resilient Living: an Archaeology of the Future”, un’installazione sulla sua torre per appartamenti “Stone Garden” recentemente terminata a Beirut, Libano, che comprende campioni di materiale del particolare rivestimento di facciata dell’edificio e un modello in scala alto quasi due metri che contiene anche piccoli video, micro-arredi e fotografie; immagini © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

As Emerging Communities – Arsenale
La terza sezione della mostra all’Arsenale, intitolata As Emerging Communities, indaga diverse forme di collettività, aggregazioni urbane e insediamenti sperimentali che nascono come risposta ai cambiamenti climatici, alle nuove migrazioni, all’impatto dell’economia digitale. Questa parte della mostra include esempi di infrastrutture sociali da tutto il mondo (scuole, centri sociali, spazi pubblici) che valorizzano le nuove collettività.

Effekt, Ego to Eco, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Effekt (Sinus Lynge, Tue Foged) “Ego to Eco, Learning from Nature”, Urban Village, 2019; © Riccardo Bianchini / Inexhibit.

Enlace Arquitectura, The Complete City La Palomera, Venice Architecture Biennale 2021, Lusiardi Inexhibit 1

Enlace Arquitectura “ The Complete City: La Palomera, Acknowledgement and Celebration”, 2018-2020; foto © Federica Lusiardi/Inexhibit.

Skidmore Owings & Merrill, Moon Village, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Skidmore, Owings & Merrill (Colin Koop) “Life beyond Earth”, modulo abitativo per un villaggio lunare, 2020; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Base Studio, Flocking Tejas, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Base Studio, “Flocking Tejas”, 2021; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Arsenale – Installazioni speciali

Elemental, As Emerging Communities installation, Venice Architecture Biennale 2021 s

Elemental, As Emerging Communities installation, Venice Architecture Biennale 2021 2s

Elemental, Chileans and Mapuche installation, Venice Architecture Biennale 2021 3s

Elemental (Alejandro Aravena, Gonzalo Arteaga, Victor Oddo, Diego Torres, Juan Cerda), “Chileans and Mapuche, Building places to get to know each other (KÜNÜ)“. To answer the question “How will we live together?”. LO studio cileno Elemental ha creato una grande installazione in legno che riprende il concetto del KÜNÜ, un tradizionale spazio cerimoniale che il popolo indigeno dei Mapuche ha realizzato come luogo dove incontrarsi, risolvere conflitti e trattare per la pace con gli “invasori” cileni. photos © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Giuseppe Penone, The Listener, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Giuseppe Penone, “The Listener”.  L’opera, commissionata dalla Fondazione Vuslat, è formata da un olmo che emerge dalle acque dell?Arsenale e che accoglie tra i suoi rami un grande masso; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit.


GIARDINI – Padiglione centrale

La mostra prosegue con le due sezioni ‘Across Borders’ e ‘As One Planet’, le due sezioni ospitate nel Padiglione Centrale dei Giardini di Castello.
Across Borders ci parla di confini, fra città globali ed entroterra, fra spazi per abitare e spazi per lavorare e fra le Nazioni. Questa sezione raccoglie progetti e sperimentazioni che mettono in crisi il concetto stesso di confine e ci mostrano che è possibile connettere i territori andando contro le politiche di esclusione e che è possibile immaginare luoghi vitali che attraversano le frontiere.
As One Planet espone progetti che ruotano intorno al tema della politiche globali, che fin’ora sono state portate avanti solo parzialmente e solo in risposta a grandi calamità, come il cambiamento climatico e la pandemia. Nel corso dell’800 e del ‘900 gli architetti hanno interpretato i grandi temi, come l’impatto delle tecnologia sulle città e sul lavoro e i cambiamenti sociali. Oggi, più che mai è necessario un impegno dei progettisti per progettare il futuro del pianeta come un unico ambiente nel quale vivere insieme.

Cave_Bureau, Anthropocene Museum exhibit 3.0 Obsidian Rain, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Cave_Bureau, “The Anthropocene Museum: exhibit 3.0 Obsidian Rain”, 2017; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Plan B, The World Turned Inside Out, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Plan B, Architecture & Urbanism, “The World Turned Inside Out”, 2021; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Princeton University School of Architecture, Geoscope 2, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Daniel Lopez Pérez, and Jesse Reiser, and Nanako Umemoto / Princeton University School of Architecture, “Geoscope 2”. E’una capsula gonfiabile attiva immersiva. Partendo dall’eredità di Buckminster Fuller, Geoscope 2 è una macchina per viaggiare nel tempo e sperimentare secoli di pensiero architettonico attraverso un insieme caleidoscopico di visioni su scala planetariainflatable immersive capsule, 2021. Foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Agapakis, Ginsberg, and Tolaas, Resurrecting the Sublime, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Christina Agapakis, Alexandra Daisy Ginsberg and Sissel Tolaas, “Resurrecting the Sublime”, 2019. La stanza vetrata percorribile con i massi di lava posati sul pavimento ci offre l’esperienza unica di sentire il profumo di un fiore estinto a causa dell’attività umana. L’Hibiscadelphus Wilderianus cresceva infatti sulle pendici di un vulcano dell’isola di Maui, nelle Hawai, prima che l’allevamento di bestiame, in epoca coloniale, distruggesse il suo habitat.. Foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Angelo Bucci spbr arquitetos, Satellights, Venice Architecture Biennale 2021, Bianchini Inexhibit s

Angelo Bucci / SPBR Arquitectos, “Satellights: Orbiting the Thin Layer of Human Life”. Il sottile cerchio in acciaio rappresenta la consistenza della vita umana sul pianeta Terra. Lo spessore del cerchio è basato sul regno abitabile del pianeta, dagli insediamenti più alti, a circa 5000 metri, a quelli più bassi. In scala 1: 5.000.000 la superficie occupata dagli esseri umani ha lo spessore di 1 mm.. Foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit.

Tomas Saraceno, Museo Aero Solar for an Aerocene Era, Venice Architecture Biennale 2021

“Museo Aero Solar for an Aerocene Era” di Tomàs Saraceno è un museo fluttuante realizzato con sacchetti di plastica uniti insieme per raccontare storie personali di visitatori (Foto da Avvenire).

Future Assembly, collective exhibition, central pavilion, Venice Architecture Biennale 2021, Inexhibit 3s

Future Assembly, collective exhibition, central pavilion, Venice Architecture Biennale 2021, Inexhibit 2s

Collocata al livello superiore del Padiglioen Centrale e conceptito nell’allestimento da Studio Other Spaces, “Future Assembly” è una mostra collettiva composta da contributi  realizzati da cinquanta partecipanti alla XVII Biennale di Architettura di Venezia; © Riccardo Bianchini/Inexhibit.


link sponsorizzato

How will we live together? La 17°Biennale di Architettura di Venezia

How will we live together? La 17°Biennale di Architettura di Venezia

How will we live together? La 17°Biennale di Architettura di Venezia


Altro a Venezia

Venezia

Venezia


copyright Inexhibit 2025 - ISSN: 2283-5474