Annunciati i vincitori del concorso per il museo dei Ragazzi di Villa Emma

La Fondazione Villa Emma ha annunciato i risultati del concorso di progettazione in due fasi per la realizzazione del memoriale dedicato a 73 giovani ebrei che trovarono rifugio a Nonantola, in provincia di Modena, durante la Seconda Guerra Mondiale.


La vicenda dei Ragazzi di Villa Emma
Il nuovo museo/memoriale è destinato a presentare la vicenda del gruppo di bambini e ragazzi ebrei che vennero salvati in Germania, Austria e Croazia dalla Delasem (Delegazione per l’Assistenza degli Emigranti Ebrei) con l’intento di trasferirli in Palestina, dopo che i loro famigliari erano stati uccisi o deportati dai Nazisti. Dopo che il gruppo, durante il suo viaggio, si trovò bloccato in Slovenia a causa dell’invasione tedesca del paese, i ragazzi e i loro accompagnatori vennero fortunosamente trasferiti nel paese di Nonantola dove trovarono rifugio all’interno di Villa Emma, una grande case di campagna semi abbandonata di proprietà di un possidente di origini ebraica.
Qui i ragazzi rimasero per 18 mesi, fraternizzarono con la popolazione locale, in gran parte antifascista. Nel 1943, dopo l’invasione dell’Italia da parte delle truppe tedesche, la situazione si fece improvvisamente pericolosa e i ragazzi vennero nascosti dalla popolazione, sotto la guida del dottor Giuseppe Moreali e del sacerdote Arrigo Beccari (poi riconosciuti entrambi Giusti tra le Nazioni), in abitazioni e nascondigli sparsi per il paese e i suoi dintorni per salvarli dalle SS, che ne sospettavano la presenza. In seguito il gruppo venne espatriato in Svizzera e, da qui, raggiunse infine la Palestina. Eccetto uno dei ragazzi, Salomon Papo, che si ammalò e venne catturato dalle SS in ospedale e deportato ad Auschwitz, tutti gli altri riuscirono a raggiungere sani e salvi la Palestina, dove molti di loro vivono ancora oggi.


Il concorso di architettura
Il bando di concorso richiedeva a i partecipanti di progettare non un museo quanto piuttosto un “luogo per la memoria” e centro polifunzionale che, partendo dalla storia esemplare dei ragazzi di Villa Emma, potesse celebrare, ispirare e promuovere gli ideali e le buone pratiche di tolleranza, accoglienza e dialogo tra persone.
Su una superficie netta di 700 metri quadrati, il nuovo edificio ospiterà una mostra permanente, laboratori, spazi per incontri, un centro di documentazione e gli uffici della Fondazione Villa Emma, oltre a un giardino di 1200 metri quadrati.
Dopo una procedura concorsuale in due fasi, che ha visto tre progetti selezionati per la fase finale, la giuria ha scelto come vincitore il progetto dello studio italiano Bianchini & Lusiardi Associati – Riccardo Bianchini, Federica Lusiardi.
Al progetto di Land/Satoshi Okada Architects è stato assegnato il secondo premio.


Concorso di progettazione ‘Davanti a Villa Emma’ – Immagini dei progetti premiati


Bianchini & Lusiardi Associati – Primo premio (https://www.bianchinielusiardi.com/it/)

Villa Emma Jewish children museum Nonantola Bianchini & Lusiardi architects 1

Villa Emma Jewish children museum Nonantola Bianchini & Lusiardi architects 2

Villa Emma Jewish children museum Nonantola Bianchini & Lusiardi architects 4

Villa Emma Jewish children museum Nonantola Bianchini & Lusiardi architects 3

Immagini per gentile concessione di Bianchini & Lusiardi Associati


Land / Satoshi Okada Architects – Secondo premio https://www.okada-archi.com/

Villa Emma Jewish children museum Nonantola Satoshi Okada architects 1

Villa Emma Jewish children museum Nonantola Satoshi Okada architects 2

Villa Emma Jewish children museum Nonantola Satoshi Okada architects 3

Immagini per gentile concessione di Satoshi Okada Architects


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