Biennale di Architettura di Venezia 2021- Il Padiglione Italia – anteprima

Luogo: Venezia, Italy
La Biennale di Venezia
17° Mostra Internazionale di Architettura
La Biennale di Venezia
Padiglione Italia - Comunità Resilienti

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Biennale di Architettura di Venezia 2021- Il Padiglione Italia – anteprima

Inexhibit pubblica un’anteprima dei contenuti che saranno presentati nel Padiglione Italia alla 17° Mostra della Biennale di Architettura di Venezia.

Comunità Resilienti – Il tema del Padiglione Italia

Curato da Alessandro Melis e intitolato Comunità Resilienti (Resilient Communities), il Padiglione Italia della 17° Mostra di Architettura della Biennale di Venezia propone una riflessione sui meccanismi di resilienza che le comunità mettono in campo per rispondere alle grandi sfide globali, a partire da quella legata al cambiamento climatico che sta mettendo a dura prova la sostenibilità dei sistemi urbani, produttivi e agricoli.
Afferma Alessandro Melis: “Il Padiglione Italia sarà esso stesso una comunità resiliente, costituita da 14 “sotto comunità” intese come laboratori operativi, centri di ricerca o casi studio, secondo due fondamentali direttrici: una riflessione sullo stato dell’arte in tema di resilienza urbana in Italia e nel mondo attraverso l’esposizione delle opere di eminenti architetti italiani, e un focus su metodologie, innovazione e ricerca, con sperimentazioni interdisciplinari a cavallo tra architettura, botanica, agronomia, biologia, arte e medicina

Prendendo a prestito il termine “exaptation” – ovvero il meccanismo della selezione naturale introdotto da Stephen Jay Gould ed Elizabeth Vrba nel campo della biologia, che indica come gli organismi spesso riadattino in modo opportunista strutture già a disposizione per funzioni inedite – Melis ha affermato che: “il Padiglione Italia promuoverà l’exaptation architettonica, intesa come manifestazione di diversità, variabilità e ridondanza, sfidando l’omogeneità estetica deterministica a favore della diversità delle strutture creative”.

Il Direttore Generale Creatività Contemporanea del MiC e Commissario del Padiglione Italia, Onofrio Cutaia sottolinea: “Comunità Resilienti propone delle soluzioni concrete per il nostro Paese. Entro vent’ anni le nostre periferie saranno chiamate a trasformarsi in comunità resilienti, capaci cioè di contrastare positivamente la pressione sociale ed ambientale attualmente in atto. La città italiana rappresenta un concentrato di conoscenza applicata a cui attingere per rimodellare le periferie urbane, le aree prioritarie e complesse del Paese, per riflettere sulla contemporaneità e sulle sfide che essa pone al futuro dell’architettura. Valorizzare questo patrimonio di conoscenza, a partire dal modello della città italiana, compatta ed ecologica, divulgare i risultati della ricerca applicata, soprattutto al di fuori degli ambiti disciplinari ed accademici, sono le sfide che il curatore lancia a tutti noi”.

Il Padiglione Italia, progettato per privilegiare una modalità fruitiva esperienziale attraverso forme espressive legate alla graphic novel e al gaming – sarà a impatto CO2 quasi zero.
Per raggiungere questo obiettivo si è proceduto sia per sottrazione che per integrazione dei materiali utilizzati per allestire il Padiglione Italia in occasione della 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, prevedendo inoltre una rilocalizzazione in forma permanente di tutto ciò che verrà prodotto.

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Sopra: Padiglione Italia –  Sezione “Architectural Exaptation” e Installazione curatoriale “Spandrel”.
“La sezione introduce il tema dell’Architectural Exaptation che è il leitmotiv dell’intera esposizione. La ricerca di Stephen Stephen Jay Gould e il contributo scientifico di Telmo Pievani sono stati essenziali per sviluppare il tema. La sezione intende sottolineare come diversità, variabilità, ridondanza e disomogeneità siano gli attributi della resilienza, in riferimento ai meccanismi della Selezione Naturale. La creatività è intesa, in questo contesto, come manifestazione del pensiero associativo, la modalità di sopravvivenza che l’uomo è in grado di attivare durante le crisi ambientali. Coerentemente, nella sezione d’ingresso, la biodiversità e l’arte sono presentate come componenti essenziali della resilienza”.
“Ulteriore esempio di contaminazione interdisciplinare è l’installazione curatoriale Spandrel, un prototipo a metà tra un’architettura e un organismo vivente, realizzata in collaborazione con l’Orto Botanico di Padova”.
“Spandrel” è il termine usato da Stephen Jay Gould, lo scienziato che ha rivoluzionato la tassonomia della biologia evoluitva, per indicare il potenziale evolutivo della diversità, variabilità e ridondanza delle strutture creative. Il termine è ispirato ai pennacchi della cupola della Basilica di San Marco a Venezia”. (A. Melis)

in copertina: Padiglione Italia, installazione curatoriale “Genoma”

Le 14 sezioni del Padiglione Italia
Alessandro Melis e Telmo Pievani introducono il concept che guida la mostra che, prendendo spunto dalla biologia dell’evoluzione secondo la quale la natura ha la capacià di adattarsi ai cambiamenti, afferma che tale capacità si possa applicare con successo anche al campo dell’architettura.
Alla presentazione del concept fanno seguito 14 sezioni: Architectural Exaptation, nella quale, come ancipato, si intende sottolineare come Diversità, Variabilità, Ridondanza e Disomogeneità
siano i caratteri della Resilienza; Dolomiti Care illustra i casi della tempesta Vaia e del Vajont come osservatori sulle condizioni estreme del clima e dell’ambiente per le comunità delle Dolomiti; Decolonizing the built envinonment tratta di come, in architettura, l’inclusività e la diversità siano fondamentali e come l’attività delle architette, ancora poco considerata, possa essere una delle chiavi per fronteggiare la crisi che l’umanità vive in questo momento ; DESIGN(ING)“Dal cucchiaio alla città” assume il modello delle città medie Italiane viste come modelli di resilienza, e ripropone l’insegnamento dei Maestri dell’architettura italiana e il loro approccio ‘olistico’ all’architettura, per guardare oltre la scala dell’intervento. Architettura come Caregiver esplora il ruolo dell’architettura in relazione all’Health and Wellbeing (la Salute e il Benessere) nell’epoca dei Sustainable Development Goals stabiliti dall’Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile; Sud Globale raccoglie esempi di architetti italiani che contribuiscono con il loro lavoro alla resilienza di alcune comunità sub Sahariane, quelle più esposte ai cambiamenti climatici e alle pressioni sociali che ne derivano; Università. Agenzie di Resilienza è frutto di un’indagine sul ruolo delle Università nell’eduzazione alla resilienza; in Storia di un Minuto i coordinatori, in partnership con Action Aid, esplorano Resilienza e Rischio Sismico in Italia attraverso una mostra fotografica che, ripercorrendo le tappe di un evento catastrofico, ci aiuta a riconoscere i segnali che arrivano dal nostro territorio; Italian Best Practice presenta una selezione di lavori di architetti italiani impegnati sui temi della resilienza, intesa come rapporto con lo spazio esistente e come valorizzazione dei legami con il territorio; Laboratorio Peccioli è una sezione strutturata come un laboratorio di ricerca e presenta il caso di Peccioli come occasione per riflettere sui centri storici minori e sulle loro potenzialità ; Ecologia Tacita propone la dicotomia tra Tecnologia e Biodiversità come chiave di lettura resiliente, e ospita protopi in forma di installazione; Resilienza, Paesaggio e Arte espone esempi di comunità virtuose come quelle di ArteSella e Asinara; Giardino delle Vergini è dedicata al comfort outdoor e infine la sezione cross-over intitolata Arti Creative ed Industriali si estende fino a coinvolgere la sezione Decolonising the Built Environment, sovrapponendosi ad essa fisicamente e sviluppandosi come un percorso inerante all’interno del Padiglione Italia.

Profilo del curatore, Alessandro Melis
Alessandro Melis è Full Professor of Architecture Innovation (UK) alla University of Portsmouth e Direttore del Cluster for Sustainable Cities. Precedentemente è stato Head of Technology e Director of the Postgraduate Engagement presso la School of Architecture and Planning della University of Auckland, è stato co-direttore del programma Brain City Lab alla University of Applied Arts Vienna, Guest Professor alla Anhalt University Dessau e Honorary Fellow alla Edinburgh School of Architecture.
La rilevanza del contributo di Alessandro Melis alla ricerca sulla resilienza e sulla rigenerazione del tessuto urbano è confermata da oltre centotrenta pubblicazioni scienfiche, da almeno altrettante citazioni in pubblicazioni divulgave come Wired, New York Times, The Independent, L’Espresso e il Corriere della Sera, e da inviti a tenere conferenze presso istuzioni come il MoMA di New York, la Foster Foundaon, l’UNESCO, l’ambasciata Italiana di Parigi, l’Istituto Italiano di Cultura a Londra, TED e Università come la China Academy of Art e Cambridge.

Resilient Communities – padiglione Italia alla 17° Mostra Internazionale di Architettura
Produzione: La Biennale di Venezia
Commissario: Onofrio Cutaia
Curatore: Alessandro Melis
Vice Curatore: Benedetta Medas

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Il Padiglione Italia come esempio di comunità resiliente 

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Padiglione Italia. Installazione curatoriale “Cyberwall I”

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Padiglione Italia. Poster ufficiale di “Resilient Communities” 

Padiglione Italia – le sezioni della mostra e i coordinatori

Concept Architectural Exaptation – Alessandro Melis, Telmo Pievani
Architectural exaptation – Alessandro Melis, Benedetta Medas, Paola Corrias, Alice Maccanti
Dolomiti Care – Gianluca D’Inca Levis
Decolonising the built environment – Rebel Architette, Alessandro Melis
DESING(ING): dal cucchiaio alla città – Paolo Di Nardo, Francesca Tosi
Architettura come caregiver – Antonino Di Raimo, Maria Perbellini
Sed Globale – Paola Ruotolo
Università: Agenzie di Resilienza – Maurizio Carta, Paolo Di Nardo
Storia di un minuto – Alessandro Gaiani, Emilia Giorgi, Guido Incer
Italian Best Practice – Gian Luigi Melis, Margherita Baldocchi, Benedetta Medas
Laboratorio Peccioli- Ilaria Fruzzetti, Nico Panizzi, Laura Luperi
Ecologia Tacita – Ingrid Paoletti
Resilience, Paesaggio e Arte – Annacaterina Piras, Emanuele Monbeller
Giardino delle Vergini – Dario Pedrabissi
Arti Creative ed Industriali – Benedetta Medas, Monica Battistoni, Dana Hamdan e J. Antonio Lara- Hernandez

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Images courtesy of: Direzione Generale Creatività Contemporanea – Ministero della Cultura

 

 


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