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Portogallo | Il Centro d’arte Nadir Afonso di Louise Braverman

  • Nadir Afonso art Center Louise Braverman 01

    Fra città e campagna: il Nadir Afonso Art Center di Louise Braverman

    Progettato dall’architetto americano Louise Braveman, il Centro d’arte Nadir Afonso a Boticas, in Portogallo, è un esempio di come l’architettura non debba essere necessariamente estrema per essere efficace.

    Con una formazione architettonica, ha lavorato con Le Corbusier e con Oscar Niemayer, Nadir Afonso ha espresso attraverso le sue opere il  profondo interesse per la geometria e sviluppato una personale teoria estetica secondo la quale l’arte è una “questione di precisione”.

    Qualche anno fa l’amministrazione di Boticas ha deciso di realizzare un Centro d’arte dedicato ad Afonso, non lontano dalla sede della Fondazione progettata da Álvaro Siza Vieira, esistente nella vicina cittadina di Chaves. Il nuovo Centro è stato inaugurato nella primavera del 2014.

    Ispirata  dal lavoro di Afonso e dal carattere del sito scelto, l’architettura ideata da Louise Braverman dispiega una dinamica intensa tra elementi apparentemente contrapposti. Situato in una zona suburbana, il Nadir Afonso Art Center si dispone sul terreno degradante nel paesaggio collinare ed è formato da due parti distinte ma interconnesse che riflettono il dualismo città-campagna.

    Il volto urbano dell’edificio è rappresentato dal corpo fuori terra su due piani aperto alla comunità e orientato, sia fisicamente che metaforicamente, verso la città. Questa ala ospita una hall a doppia altezza, uno spazio polivalente, un auditorium, una biblioteca per bambini e una caffetteria con terrazza all’aperto. Una gigantografia di Afonso e una serie di pannelli con i disegni  dell’artista, visibili dall’esterno dell’edificio, accolgono i visitatori del centro.

    Il lato rivolto alla campagna si esprime in un volumel volume ipogeo, che racchiude il principale spazio espositivo,  coperto da un giardino pensile. La sala espositiva è circondata da pareti in pietra separate dallo spazio interno da uno stretto camminamento a cielo aperto: questa soluzione garantisce una regolazione naturale della  luce diretta del sole e crea un affascinante contesto per le opere d’arte esposte.
    Il giardino pensile, il cui disegno è ispirato agli studi sulla geometria di Afonso, offre un interessante spazio di aggregazione all’aperto e contribuisce alla sostenibilità dell’edificio riducendo le dispersioni termiche attraverso l’involucro edilizio.

    L’intero centro è stato progettato e realizzato secondo principi di sostenibilità e di riduzione dei consumi energetici, ottenuti attraverso l’ombreggiatura naturale, l’adozione di materiali da costruzione riciclabili, la raccolta dell’acqua piovana, il controllo del drenaggio grazie alle superfici permeabili e il tetto verde, l’illuminazione indiretta naturale e il conseguente ridotto consumo di energia necessaria per l’illuminazione artificiale.

    Foto © FG+SG architectural photography
    Disegni © Louise Braverman architect.

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