M+ museum for visual culture a Hong Kong, di Herzog & De Meuron
M + è il nuovo e ambizioso museo delle arti visive, progettato dallo studio Herzog & de Meuron insieme con TFP Farrells e Ove Arup & Partners, la cui realizzazione è in corso a Hong Kong dall’inizio del 2015 e la cui apertura al pubblico è programmata per il 2018.
Il museo, che occupa una superficie di 60.000 metri quadrati, si trova nel distretto culturale di West Kowloon, un’ area affacciata sul mare sulla quale stanno sorgendo musei, teatri, spazi espositivi e un parco pubblico di 14 ettari.
Jacques Herzog alla cerimonia per la posa della prima pietra del museo M+ nel gennaio 2015
Sotto la direzione del curatore svedese Lars Nittve, M+ è un museo pensato per essere aperto a tutte le forme di arte del 20° e 21° secolo: arte, architettura, design, fotografia e video, con una particolare attenzione agli artisti asiatici.
M+ può già contare su una collezione di circa 4000 pezzi che include opere di Nam June Paik, Andreas Gursky, Henri Cartier Bresson, Zhang Xiaogang, Ai Weiwei, Kishio Suga, Tsuruko Yamazaki; Kwango Lee, Zhang Huan, Paul Chan, Zaha Hadid, Isamu Noguchi, Nendo, Frank Lloyd Wright, Sou Fujimoto e Shiro Kuramata, solo per citarne alcuni. Una parte rilevante della collezione è stata formata attraverso l’acquisizione della collezione Sigg, probabilmente la più importante al mondo per l’arte contemporanea cinese.
Il progetto di Herzog & de Meuron per il museo M + è l’evoluzione della proposta uscita vincitrice dal concorso internazionale di architettura che si è svolto nel 2013; la rosa dei partecipanti al concorso comprendeva architetti di fama internazionale come SANAA, Renzo Piano Building Workshop, Shigeru Ban, Snøhetta, Toyo Ito & Associates.
Il progetto di H & dM è apparentemente semplice, ma, ad uno sguardo più attento, rivela una complessità profonda che si rivela nell’articolazione degli spazi.
Visto dall’eserno l’edificio è definito da due volumi traslucidi; un parallelepipedo orizzontale, nel quale sono ricavati gli spazi espositivi e il giardino pensile, ed un sottile parallelepipedo verticale pensato per ospitare tutti gli ambienti più privati: uffici del personale, laboratori, spazi educativi, oltre ad un ristorante panoramico.
Le facciate dei due volumi possono essere trasformate in enormi schermi a LED per rimandare all’esterno messaggi, immagini e testi .
Ma il museo comprende anche una parte “segreta”. Prendendo spunto dalla presenza di un vincolo, ovvero un tunnel ferroviario sotterraneo che attraversa il sito in diagonale, Herzog & de Meuron hanno concepito un ulteriore piano interrato che, anziché nascondere il tunnel, ne interseca la superficie esterna, mostrandola ai visitatori e rendendola parte del museo.
Si tratta di un livello che i progettisti definiscono come “Industrial Space”, un ambiente multifunzionale costituito da un insieme eterogeneo di funzioni che comprendono, oltre a spazi espositivi, un auditorium, aree per installazioni , per performance dal vivo e per tutte le forme più innovative e meno strutturate dell’arte e della comunicazione.
Il volume orizzontale espositivo “galleggia” su questo livello interrato, creando una piattaforma di ingresso aperta e permeabile alla quale si può accedere da tutti i lati. Questa piattaforma contiene una piazza coperta pubblica, che dà accesso a tutte le principali funzioni , il negozio del museo, uno spazio espositivo per mostre temporanee, un auditorium, un centro di apprendimento e la lobby del museo; il vuoto verticale, oltre a garantire l’illuminazione naturale a tutti i piani, collega visivamente i diversi livelli rivelando l’intera struttura dell’edificio.
Gli altri progetti del concorso per il museo M+.
Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa / SANAA
Renzo Piano Building Workshop
Shigeru Ban Architects + Thomas Chow Architects
SNØHETTA
Toyo Ito & Associates, Architects + Benoy Limited
Immagini: courtesy of West Kowloon Cultural District Authority