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14° Biennale di Architettura | seconda parte

  • elements Venice Architecture Biennale 2014

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    14° biennale di Architettura  | eoa . Elements of Architecture
    Giardini di Castello

    Soffitto, finestra, pavimento, parete, scala, balcone, porta…: Elements of architecture, una delle tre mostre che compongono la 14° Biennale di Architettura, presenta in modo tangibile gli elementi base dell’architettura che sono stati oggetto della ricerca svolta per due anni dagli studenti della Harvard University Graduate School of Design guidata da Rem Koolhaas.
    Le tessere che formano l’alfabeto di ogni progettista, da sempre e a tutte le latitudini, sono state indagate  nella loro particolarità: ogni elemento che forma un progetto architettonico è il frutto di persistenze (alcuni elementi sono sostanzialmente immutati da 3000 anni) e re-invenzioni (molto raramente si tratta di invenzioni), tanto che ogni progetto di architettura può essere visto come un collage di arcaico e contemporaneo poiché ognuna delle tessere racchiude nel proprio DNA la memoria della propria evoluzione.

    La prima installazione intitolata ceiling mette in relazione i due modelli di soffitto, cavo e piano, ovvero l’ esigenza di rappresentazione simbolica dello spazio e il bisogno di soluzioni pratiche e di razionalità.


    Nella sala centrale della mostra che introduce a Elements of Architecture un’allestimento multimediale presenta  trattati di architettura  provenienti da tutto il mondo,  pubblicità dalle riviste specialistiche e cataloghi mentre un video con sequenze tratte da decine di film mostra come gli elementi dell’architettura siano da sempre una componente espressiva importante del linguaggio cinematografico.

    La collezione di finestre dalla Brooking National Collection of Architectural Detail, una istituzione che raccoglie e conserva gli elementi di architettura recuperati dalle demolizioni o dalle ristrutturazioni degli edifici storici in Inghilterra.

    Il camino è un elemento che nel passato svolgeva molte funzioni: riscaldamento, cottura, illuminazione, luogo d’incontro. Oggi queste funzioni vengono svolte da apparecchi diversi oppure celate nella struttura dell’edificio.

    Muri: nell’installazione i modelli di parete, affiancati come in una grande libreria, mostrano la loro stratificazione e la complessità nascosta nella loro sezione.

    Una delle installazioni dedicate al pavimento, in questo caso una superficie ludica, illuminata e “sensibile”.

    Porte: l’immagine del castello di Hochosterwitz sulla quale sono state segnati i punti di accesso e i relativi sistemi di protezione, pianificati nel XVI secolo da un progettista italiano di fortificazioni.

    Il balcone come elemento di mediazione fra interno ed esterno ma anche palcoscenico per arringare la folla e indicatore di uno status sociale.

    Gabinetto, la latrina in pietra a forma di carro  ritrovata nelle Terme di Caracalla è affiancata al modernissimo washlet giapponese che offre musica, riscaldamento, illuminazione e profumo.

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