Palazzo Te – Mantova
Lombardia, Italy
Telefono: +39 (0)376 323266
Sito web: http://www.palazzote.it

Museo e centro espositivo a Mantova, Palazzo Te è un capolavoro dell’architettura e dell’arte tardo-Rinascimentale, progettato e decorato da Giulio Romano nei primi decenni del Cinquecento.
Contrariamente a quanto molti pensano, il nome dell’edificio non è “Palazzo del Te” ma semplicemente “Palazzo Te”; Te è in questo caso una contrazione dell’antico toponimo “Teieto” che identificava l’isoletta sul fiume Mincio su cui venne costruito il palazzo. Sull’origine di teieto, sono due le ipotesi più attendibili: potrebbe derivare da tiglieto, nel senso di un boschetto di tigli, oppure essere collegato al termine medievale tegia, ovvero capanna (dal latino attegia).
Storia, architettura e arte di Giulio Romano
Tra i più affascinanti esempi di architettura monumentale in Italia, Palazzo Te fu progettato da Giulio Romano tra il 1524 e il 1530 come palazzo di piacere per Federico II Gonzaga, Duca di Mantova .
“[Giulio Romano e il marchese Federico II Gonzaga*] se n’andarono fuor della porta di S. Bastiano, lontano un tiro di balestra, dove sua eccellenza aveva un luogo e certe stalle chiamato il T(e) […] E quivi arrivati, disse il marchese che avrebbe voluto, senza guastare la muraglia vecchia, accomodare un poco di luogo da potervi andare ridurvisi al volta a desinare, o a cena per ispasso.” Giorgio Vasari, 1568. * Federico II era Marchese di Mantova all’epoca, venne successivamente elevato al rango di duca nel 1530.
Giulio Romano, che era stato in precedenza un allievo di Raffaello a Roma, incorporò le stalle preesistenti in una residenza sontuosa, la cui architettura fu ispirata a quella delle ville dell’antica Roma.
Il complesso è formato da un edificio a pianta quadrata costruito attorno ad un cortile centrale.
Il lato est del palazzo è completato da un porticato che si apre su un giardino fiancheggiato da due ali – una delle quali un tempo ospitava una citroniera – a cui è collegato da un ponte pedonale; un emiciclo colonnato (l’ Esedra) chiude il giardino sul lato opposto all’edificio principale. Il complesso comprende anche un piccolo edificio con un giardino interno, conosciuto come Appartamento del Giardino Segreto, che il Marchese usava come piccola residenza intima e privata.
Oltre che come straordinaria opera architettonica, Palazzo Te è celebre per gli affreschi che decorano i suoi ambienti. Gli affreschi e l’apparato decorativo furono realizzati da Giulio Romano insieme ad un gruppo di allievi e collaboratori che comprendeva anche, tra altri, Raffaellino del Colle e Rinaldo Mantovano.
Gli affreschi ornano le sale sia della residenza principale che dell ”Appartamento”, fra le più note ricordiamo la Camera di Ovidio o delle Metamorfosi, la Camera dei Giganti, la Camera di Amore e Psiche e la Sala dei Cavalli.
Museo e mostre
Palazzo Te è oggi un museo pubblico e centro espositivo che ospita regolarmente mostre ed eventi speciali. Il museo presenta quattro piccole collezioni di arte ed archeologia; la Collezione Egizia presenta circa 500 reperti dell’Antico Egitto; la Collezione Mesopotamica comprende iscrizioni cuneiformi, amuleti e statuette votive dal vicino oriente antico; la Collezione Gonzaghesca espone monete, medaglie, pesi e misure dal 13° al 18° secolo; la Collezione Mondadori presenta dipinti tardo Ottocenteschi di Federico Zandomeneghi e di Armando Spadini.
Gli spazi un tempo occupati dalla citroniera ospitano oggi mostre temporanee di arte ed architettura, conferenze ed eventi speciali. Palazzo Te offre anche visite guidate per gruppi e scolaresche e percorsi speciali per ipovedenti.
Palazzo Te a Mantova, vista aerea; foto © Franco Cosimo Panini Editore
Palazzo Te, planimetria generale, disegno di Antonio Maria Campi, c. 1780
Vista aerea del palazzo guardando verso est; foto courtesy of Palazzo Te
Vista aerea del palazzo guardando verso ovest; foto courtesy of Palazzo Te
Vista della facciata esterna orientale; il grande timpano triangolare venne aggiunto nel 18° secolo; foto: Olga e Zanni
Giulio Romano, disegno della facciata esterna orientale di Palazzo Te; Dusseldorf, Kunstmuseum
Vista dall’ingresso est guardando ad ovest; foto: Andrea Lodi
Facciata orientale sul cortile; foto: Renzo Borgatti
Giulio Romano, disegno della facciata orientale sul cortile; Dusseldorf, Kunstmuseum
Vista del giardino verso est con il porticato semicircolare dell'”Esedra” sullo sfondo ed il ponte pedonale sulle “Pescherie” sulla destra; foto: Andrea Lodi
Appartamento del Giardino Segreto; vista della facciata settentrionale sul cortiletto interno; foto: dvdbramhall
Sala dei Cavalli; foto © Candida Höfer
Sala dei Cavalli; dettagli degli affreschi; foto di Jacqueline Poggi e di Alessandro Bonvini
Vista dell’affresco del “Banchetto degli Dei per le nozze di Cupido e Psiche”
Camera dei Giganti, vista generale; foto © Candida Höfer
Camera dei Giganti, dettaglio; fonte foto: Palazzo Te
Immagine di copertina: Palazzo Te, facciata orientale; foto: Jim Forest
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