Formatosi come architetto nella frizzante scena Londinese dei primi anni Sessanta – una scena che ancora profumava delle idee visionarie di gruppi di avanguardia come Archigram – Remment “Rem” Koolhaas (nato nel 1944 a Rotterdam, Paesi Bassi) è tra le figure culturalmente più complesse dell’architettura contemporanea; una persona i cui interessi spaziano dallo studio di nuove forme del vivere comune nelle città occidentali e dalla fascinazione per l'”eredità della modernità” (espressi ad esempio nel suo fondamentale saggio Delirious New York), alla danza, al teatro, alle arti visive, alle molte culture “esotiche” che popolano le città portuali come Rotterdam, la sua città natale.
In sintesi, per tutte quelle forme di contaminazione trasversale tra progettazione, rimandi culturali e creatività contemporanea su cui la sua visione professionale, accademica e teorica è essenzialmente fondata e che ha così chiaramente informato la XIV Biennale di Architettura di Venezia che Koolhaas diresse nel 2014.
L’articolato approccio progettuale di Koolhaas può anche spiegare l’influenza che egli ha avuto su altri architetti, come Zaha Hadid, Winy Maas di MVRDV, Kunlé Adeyemi e Bjarke Ingels, che hanno lavorato in gioventù presso OMA – Office for Metropolitan Architecture, lo studio di cui egli è stato co-fondatore nel 1975.
Nel 1999, Koolhaas ha anche fondato AMO, una agenzia di ricerca che estende l’opera architettonica di OMA in una serie articolata di discipline, tra cui grafica, editoria, allestimento espositivo, moda, identità visiva, comunicazione e nuovi media e tecnologie sostenibili.
OMA nel 1975, in primo piano (da sinistra a destra) i fondatori dello studio: Rem Koolhaas, Elia Zenghelis, Zoe Zenghelis e Madelon Vriesendorp, dietro ed in piedi: Zaha Hadid
Ecco quindi che la definizione di “architetto provocatorio”, che spesso i media usano per presentare Koolhaas si può considerare alquanto riduttiva, perché egli è uno dei rari progettisti occidentali che oggi sia ancora possibile definire “un umanista eclettico”.
Cover image courtesy of OMA

14a Biennale di Architettura | 1°parte

14° Biennale di Architettura | seconda parte

Fondazione Prada Milano p. 1 – l’architettura

Fondazione Prada Milano p. 2 – la collezione d’arte

I territori ‘non urbani’ esplorati da Rem Koolhaas e AMO in una mostra al Guggenheim di New York

Kunsthal Rotterdam

La nuova Torre di Rem Koolhaas / OMA per Fondazione Prada, Milano

Museo “Garage” di Arte Contemporanea, Mosca

Rem Koolhaas – OMA | BLOX – Copenaghen
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